Correva il 5 marzo 2016.
Quando ho scattato questa foto, ho avuto meno di un secondo per accorgermi della bicicletta che stava arrivando, preparare mentalmente il movimento da eseguire per realizzare il panning, e impostare la macchina fotografica con un tempo lungo a sufficienza perchè lo scatto fosse realizzato correttamente.
Inoltre, non essendo preparato e quindi realizzato nel peggior posto possibile ovvero sotto un portico scattando due volte quando il soggetto passa in mezzo alle colonne, non è stato possibile utilizzare nemmeno uno scatto continuo a raffica.
La macchina era una Nikon D700, impostata in manuale come uso in genere, con valore ISO fisso a seconda della situazione climatica: con quel corpo non mi fidavo a lasciar scegliere all’algoritmo il valore ISO, come generalmente non mi fido del Program o delle priorità di tempi e diaframmi. Mi piace scegliere in base a cosa voglio realizzare in quel momento.
Non ho avuto quindi il tempo di controllare di quanto io fossi sceso in termini di tempi e consequenzialmente di quanto io sia salito chiudendo il diaframma. Mi sono affidato ai “click” delle rotelle: so che ogni click dei tempi cala di 1/3 di stop se configurato in tale maniera, e lo stesso accade con la rotella dei diaframmi. Quindi con pollice ed indice della mano destra, scendo e salgo di 6 click per rotella, spostandomi da 1/320 di secondo a 1/8 (tutte supposizioni: posso verificare i dati di scatto del panning ma non ricordo quanto tempo sia passato dallo scatto precedente a questo e quali fossero le impostazioni. Di certo, non ho scattato con le stesse impostazioni a meno che non volessi effettuare scatti sporchi e mossi in tutte le occasioni).
Poi alzo gli iso di 4 click, punto e scatto.
Tutto questo mentre la bici passa sotto al primo arco del porticato, mi volto settando la macchina, pianto i piedi, punto la camera e scatto. Click, click.
La prima è buona, ma leggermente mossa. La seconda è sporcata sulla sinistra dell’inquadratura dalla colonna del porticato, ma la bicicletta è perfetta e la ciclista mi sta guardando dritto in camera.
La scelta è caduta anche su di un jpg in bianco e nero, poichè la giornata era fredda, umida e bigia.
Di seguito allego la foto corretta e post prodotta per il sito (ho solamente tolto qualche punto di polvere presente sulla lente/sensore e ritagliato per un formato orientato verso i 16:9, e l’originale così come è stata scattata nella macchina con i dati exif estrapolati da photoshop.
Sono visibili premendo sulle frecce posizionate ai bordi DX e SX nella foto in testa all’articolo.
1/8 F18 ISO 1600 a mano libera.
Nikon D700 con 24/70 f2,8 impostato a 34mm.